giovedì 19 dicembre 2013

Sempre più convinta...

Se sei convinto di fare scuola in un certo modo, devi armarti di tanto coraggio e portare avanti la tua idea di bellezza...
Io lo sto facendo e mi rendo conto che nelle nostre classi la fretta tiranneggia poco.
A volte qualcuno che non è maestro può pensare che si stia perdendo tempo, ed è quello che la scuola deve saper fare: " perdere" tempo per abbracciare le cose importanti.
Vorrei dire poco, solo amarezza perché Gianfranco Zavalloni non è più tra noi e sarebbe stato un faro per le generazioni di insegnanti che si trovano a fare i conti con il tempo, con la fretta, con i programmi, con l'ansia del quaderno perfetto e pieno di parole...
Parole che spesso restano semplicemente chiuse tra i binari di un foglio di classi prime, seconde, terze, quarte e quinte...
Invece le parole devono anche volare, sì proprio così! Volare e liberarsi nelle classi e fuori di esse, dopo letture di storie, dopo l'ascolto di canzoni, all'inizio di una mattinata grigia...
Le parole fanno bene e quando i bambini sanno che possono averne di buone, qualunque sia la quantità, qualunque sia la forma...si sta camminando verso la conoscenza. 
Io ho due edizioni della Pedagogia, questa e l'altra che è un'edizione ampliata, comperata lo scorso anno.
Molte di voi hanno già letto il libro, ma lo consiglio lo stesso, perché non è solo un libro per "addetti ai lavori", ma una riflessione globale sugli aspetti molteplici dell'essere umano e su quanto il rispetto venga davvero sottovalutato nella nostra epoca.
Sempre di più...
Per questo io  leggo spesso " la pedagogia..." , per riflettere sui miei errori e per non smettere mai di rallentare...né di ascoltare!
Approfitto di questo momento per ringraziare Alice che ci ha regalato una sua poesia sul Natale e mi ha fatto ripensare alla nostra lumaca che lascia la scia...una scia di bellezza!

sabato 14 dicembre 2013

Mi scappa mi scappa mi scappa una storia!!!!

Ciao a tutte...
So che mi date per dispersa, ma sto vivendo un intenso periodo di lavoro e sto cercando di scrivere, in più leggo, anche se in maniera meno continua...
Io lavoro con le parole e con le emozioni, le mie e quelle dei bambini, ma anche quelle delle colleghe con le quali tutti i giorni condivido delle meravigliose giornate di lavoro. A volte queste parole vanno via così velocemente che a fine giornata mi mancano e non riesco a parlare dei miei amati libri!!!
Però ci sono e spero voi guardiate ogni tanto quello che scrivo!
Da molto tempo vorrei parlare di un'autrice di Cesenatico che per me rappresenta una delle tante, piccole e luminose stelle del mio cambiamento di vita, di città, di lavoro...
Lei, sin dal primo mio anno qui, nel 2007, mi ha accolta con un sorriso e mi ha guidata nel mondo della letteratura per l'infanzia. Non solo come autrice, ma anche come narratrice e lettrice, un'altra magnifica presenza che lavora con emozioni e parole.
Tutte voi la conoscete, è Elisa Mazzoli, la nostra cara Elisa che col suo progetto Brio, con le sue storie, con le sue magiche narrazioni per le strade e nei luoghi preziosi del nostro paese - gioiello, si prende cura delle nostre conoscenze letterarie e ci permette di condividere tanta letteratura con i nostri bambini. 
Oggi parlo di due suoi libri, ma ELisa ha scritto e scrive tanto...Mio nipote Matteo che ha un anno e mezzo è già un grande ascoltatore di storie e tra le sue preferite ci sono quelle di Elisa Mazzoli!
Il primo libro del quale voglio parlarvi è "Mi scappa una storia", l'ho scoperto quest'anno in libreria e l'ho portato a scuola a Settembre nelle mie classi seconde...
Non ho ancora finito di leggere tutte le storie, perchè vorrei portarlo con noi tutto l'anno, ma è inutile dire quanto siano "impazziti" di gioia i miei alunni non appena l'hanno scoperto. In molti, infatti, sono corsi in libreria per prenderne una copia. 
Il libro affronta delicatamente molte tematiche care a tutti noi (Spero!), c'è una lettura del reale e delle sue criticità attraverso personaggi legati al mondo dell'infanzia e c'è, cosa fondamentale, sempre la chiave giusta per superare problemi e difficoltà. Questo è un libro specchio, nel quale i bambini possono rispecchiare le proprie ansie, le proprie paure, i propri momenti di rabbia, i litigi con gli amici...il dolore per una perdita, è un libro che parla anche di questo, del vuoto lasciato da chi non c'è più e riesce a farlo nel modo più delicato che io abbia mai letto. 
"Mi scappa una storia" è anche un libro "faro" per noi adulti, che guarda verso i nostri bambini e legge le loro emozioni. Il libro contiene un CD con le sei storie raccontate da ELisa, sette canzoni, una per ogni storia più quella pazza e bellissima introduttiva "Mi scappa una storia" e sette basi musicali...
Ho un alunno molto speciale che si è innamorato della canzone di Mucca Marina e vi giuro che me la chiede tutti i giorni...Io ho la mia borsa da "dottore" con le  magiche "pastiglie-letture"e quando tiro fuori il CD  lo rendo davvero felice!
Anche mia sorella che abita a duecento chilometri da qui ogni tanto, quando mi chiama al telefono, esordisce : - Sei pronta! Sei pronto! Sei pronta! - 
La magia di Elisa...e nel caso delle musiche di Silvio Bertozzi...e nel caso delle illustrazioni di Francesca Assirelli. 




Un'altra sorpresa di Elisa è stata  "Noi"..., un libro che racconta la diversità dal punto di vista di un bambino, Filippo, che percorrerà la strada della conoscenza del suo strano, brutto, goffo compagno Occhione, per caso, per una coincidenza che vede le  mamme dei rispettivi bambini costrette a portarli a scuola durante una riunione con le insegnanti. Filippo dapprima è spaventato, si identifica ancora con il suo gruppo di compagni di classe, siamo in una scuola primaria, che deride e ha paura del compagno diverso, che, non solo si differenzia nell'aspetto fisico, ma ha anche negli atteggiamenti ritenuti bizzarri. 
Occhione compie gesti che sembrano strani, il primo tra tutti è stare solo, non avere un NOI, un gruppo intorno a sé, sicuramente non per sua scelta. Occhione cerca nella terra, scava, ha sempre le mani sporche, non fa gli stessi giochi che fanno gli altri, non corre, cammina a piccoli passi, non sa le cose che sanno gli altri, i NOI, e a scuola prende brutti voti. Occhione non è il modello vincente sul quale devono formarsi i nostri figli sin dalla nascita, Occhione è diverso e nessuno vuole stare con lui.
Così Filippo quel giorno si avvicina e scopre Occhione, scopre che lui sa tante cose, scopre che può insegnarli tante cose, scopre che lui ha il suo stesso nome e una voce sottile che dice tutto, scopre che lentamente il tempo scorrerà e che Filippo, è il nome di Occhione perché Occhione è solamente l'etichetta che gli hanno dato i compagni di scuola, potrà insegnargli i nomi delle stelle, ma ci vorrà tempo, il tempo per Noi. 
Io mi sono commossa quando ho ascoltato la lettura di Elisa al progetto Brio e non ero l'unica, il libro è qui con me, autografato dalla mia amica autrice e spesso lo rileggo e guardo le bellissime illustrazioni di Sonia MariaLuce Possentini. 
Penso alle emozioni dei bambini con disabilità, al loro mondo interiore e vedo...vedo, perché io sono una maestra e vivo accanto ai bambini, tanti, diversi, meravigliosi bambini...
Vedo quanto sia difficile  avvicinare e farsi avvicinare dai coetanei, perché i bambini, i ragazzi, sono proiettati su loro stessi e non hanno il tempo per abbracciare esistenze diverse, non hanno il tempo per rallentare, fermarsi, soffermarsi...
Per questo dobbiamo essere noi adulti a raccogliere la sfida, a credere quanto sia speciale e quanto arricchisca la diversità, non solo quando questa è disabilità, ma anche quando questa è diversità sotto tutti gli aspetti: da quelli culturali a quelli emozionali. 
Questo è un libro luce, andrebbe letto più volte quando scende la notte e Noi adulti dimentichiamo le cose importanti, andrebbe letto quando tutto si muove velocemente e i nostri "uomini che verranno" non hanno il tempo per guardare la vita, l'altro e loro stessi e i molteplici e meravigliosi mondi umani che abitano la terra.